Ortodonzia

ORTODONZIA

L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di prevenire, diagnosticare e correggere le anomalie di posizione dei denti e delle ossa facciali. Il trattamento ortodontico si prefigge di raggiungere un buon allineamento dentale ed un corretto rapporto tra le arcate nel rispetto dei tessuti molli e dell'articolazioni temporo-mandibolari.

Il termine ORTODONZIA deriva dal greco ortho (dritto) e dentos (denti), ovvero “denti allineati”. In realtà, negli ultimi anni, gli ortodontisti prestano sempre maggiore attenzione all’estetica del viso del paziente aspirando ad un rapporto armonico tra questa e le strutture dento-scheletriche. Del resto un bel sorriso influisce positivamente sulla sicurezza e sull’autostima di ciascuno e conduce al miglioramento della propria vita sociale e professionale.

Fig. 1: prima e dopo la terapia ortodontica (durata 16 mesi)

L’ortodontista, dopo aver conseguito la laurea in odontoiatria, ha intrapreso un ulteriore programma triennale specialistico così da raggiungere un alto livello di professionalità e competenza in questa specifica branca. Pertanto per problemi di malposizionamento dentale o malocclusione il paziente deve affidarsi all’ortodontista, così come per problemi al cuore o per problemi all’udito si richiede il parere del cardiologo o dell’otorino.

Fig. 2: Caso 1 trattato con terapia ortodontica fissa: denti sporgenti e affollati per mancanza di spazio (20 mesi)

Fig. 3: Caso 2 trattato con terapia ortodontica fissa: palato contratto e morso aperto anteriore (18 mesi)

L’ortodonzia fissa consente di raggiungere eccellenti risultati estetici e funzionali che si mantengono nel tempo, se la diagnosi è stata eseguita in maniera accurata (fig.2 e 3). Per far fronte alle esigenze estetiche dei pazienti adulti oggi è possibile ricorrere anche all’utilizzo di brackets in ceramica che non tendono ad “ingiallirsi” nel tempo a differenza dei materiali utilizzati in passato (fig.4).


Fig. 4: Caso 3: Trattamento in corso di un paziente adulto con brackets in ceramica

Inoltre taluni paziente necessitano di apparecchi funzionali, come il Twin Block, utilizzato per le seconde classi scheletriche in quanto tendono ad avere i denti superiori piuttosto sporgenti e il mento arretrato rispetto al mascellare superiore. Intervenire durante il loro picco di crescita è fondamentale e consente loro di avere il massimo beneficio estetico e funzionale (fig.5 e 6).

Fig. 5 Caso 4: seconda classe scheletrica con mento retruso trattato con Twin Block

Fig. 6 Caso 5: seconda classe scheletrica con mento retruso trattato con Twin Block